L’evoluzione della struttura dell’Industria molitoria a frumento tenero in Italia mostra una progressiva razionalizzazione del comparto con una diminuzione costante della presenza di impianti attivi.
Il numero di molini a frumento tenero attivi era di 821 impianti nel 1990, di 356 impianti nel 2000, di 259 impianti nel 2010. Nel 2014, secondo uno studio di Italmopa, gli impianti molitori a frumento tenero (con capacità superiore a 10 t/24 ore) sono 233 mentre la capacità totale di macinazione, a livello nazionale, risulta in 28.144 t/24 ore.
La distribuzione geografica dei molini
Il maggior numero di molini a frumento tenero si trova nell’Italia settentrionale con 131 unità produttive, segue l’Italia centrale con 68 unità e quella meridionale con 34 unità. Le Regioni con il maggior numero di impianti molitori risultano il Piemonte con 41 impianti e l’Emilia Romagna con 37 impianti; seguono il Veneto con 26 impianti, e la Lombardia e le Marche con 20 impianti.
La produzione italiana di farina
L’Italia, con circa 4.000.000 t di farine di frumento tenero prodotte annualmente, risulta il terzo produttore in seno all’Unione europea, dopo la Germania e la Francia.
La produzione media annua per molino in Italia si attesta intorno a circa 16.500 t annue, un livello largamente inferiore alla produzione media annuale dei molini del Regno Unito (73.250 t circa), della Germania (22.250 t circa) e della Spagna (20.000 t circa) ma superiore a quella della Francia (9.950 t circa) e della Polonia (7.250 t circa).
L’origine delle farine
Le farine utilizzate in Italia sono prodotte quasi esclusivamente in Italia, dall’Industria molitoria italiana.
Le importazioni di farina rappresentano meno dello 0,1 % della produzione nazionale di farina di frumento tenero ovvero una percentuale irrilevante.
Consumi e destinazioni delle farine
Tra la seconda metà degli anni ’60 e i primi anni ’80, e a seguito del forte cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari degli italiani, si è verificata una riduzione dei consumi di alcuni prodotti a base di farine di frumento tenero. Dalla seconda metà degli anni ’80, il consumo nazionale di prodotti derivanti dalle farine di frumento tenero è invece rimasto sostanzialmente stabile. E’ stata registrata tuttavia una diminuzione dell’utilizzo di farina destinata alla panificazione compensata da un incremento dell’utilizzo di farine per uso dolciario, pizza ed uso domestico.
Destinazioni di utilizzo delle farine di frumento tenero
in Italia (in t – anni 2015 e 2016)
Destinazioni | 2015 | 2016 |
t | t | |
1. Mercato interno | ||
per pane e sostituti del pane | 2.591.000 | 2.523.000 |
per pasta | 82.000 | 86.000 |
per biscotteria/lievitati/monodose da forno | 657.000 | 673.000 |
per usi domestici | 228.000 | 230.000 |
per pizze ed altri usi | 345.000 | 356.000 |
import farine | -16.000 | -11.000 |
Totale mercato interno | 3.887.000 | 3.885.000 |
2. Esportazioni | 131.000 | 148.000 |
Totale farine | 4.018.000 | 4.006.000 |
Equivalente frumento | 5.427.000 | 5.413.000 |
(Fonte: Stime Italmopa – Dati Istat)