Dal frumento alle farine
L’evoluzione della struttura dell’Industria molitoria a frumento tenero in Italia mostra una progressiva razionalizzazione del comparto con una diminuzione costante della presenza di impianti attivi.
Il numero di Molini a frumento tenero attivi era di 821 impianti nel 1990, di 356 impianti nel 2000, di 259 impianti nel 2010. Nel 2014, secondo uno studio di Italmopa, gli impianti molitori a frumento tenero (con capacità superiore a 10 t/24 ore) sono 233 mentre la capacità totale di macinazione, a livello nazionale, risulta in 28.144 t/24 ore.
In principio era la macina, poi il mulino ad acqua.
Il mulino ad acqua fu inventato nel bacino orientale del Mediterraneo e il primo documento scritto che ne rileva l’esistenza risale al I sec. a. C. Il suo utilizzo nei processi di molitura viene dopo quello della macina a tronco di cono, documentata dagli scavi di Pompei e di Ostia.
Le ruote dei mulini ad acqua potevano essere verticali od orizzontali. L’espansione del mulino ad acqua avviene nel corso del Medioevo, mentre il Mulino a vento – già impiegato in Persia nel VII sec. d. C. – vene introdotto in Europa solo nel XII sec.
La sicurezza alimentare – ovvero la rispondenza sia del frumento tenero, sia delle farine di frumento tenero, alle normative comunitarie riguardanti la tutela della salute dei consumatori – costituisce una priorità assoluta per l’Industria molitoria.
Il rispetto di tali normative è garantito dai costanti e severi controlli effettuati sia dalle Autorità di vigilanza e controllo, sia dagli operatori della filiera in generale e dalle Aziende molitorie utilizzatrici, nell’ambito dei piani di autocontrollo, in particolare.
Per impatto ambientale di un prodotto o di una produzione, si intende sia quanto esso “pesa” in termini di consumo di risorse naturali (per esempio acqua o territorio), sia quanto produce in termini di emissioni dannose (prima tra tutti la Co2 principale responsabile dell’effetto serra che causa il cambiamento climatico).
Qualunque attività umana, seppure con livelli diversi, produce un impatto ambientale. Tra queste il cibo, e tutta la filiera agroalimentare, è in testa alle classifiche dell’impatto, se si tiene conto di tutte le fasi che la compongono: dal campo, fino alla fase di cottura e smaltimento, passando attraverso la produzione, il trasporto e la distribuzione.
La farina, ingrediente indispensabile…
Non solo dal frumento:
le altre farine
Oggi troviamo sugli scaffali dei punti vendita farine e preparati a base di farine che contengono non solo farine di frumento bensì miscele di farine frumento e di altre farine di cereali e vegetali diversi.




Gli esperti
ci guidano in un viaggio alla scoperta della provenienza, del processo produttivo, dei criteri di sicurezza e delle proprietà nutrizionali delle farine e dei loro derivati.
il dirigente
tecnologo

Marina
Carcea
Il chimico
tecnologo

Giovanni Battista Quaglia
L'economista

Carlo Aberto
Pratesi
L'avvocato

Giuseppe
Durazzo
Infofarine.it è il sito che racconta con trasparenza le farine di frumento tenero prodotte dall’industria molitoria italiana.